
Tra pelle e anima: appunti cortesi #7
A tutti noi commedianti.
Mi nutro di arte e di poesia
e affondo la mano stanca
nella saccoccia
a cercare un perché.
Il mio naso rosso è lì
e nasce sul bianco
una smorfia beffarda
che mi ricorda chi sono.
Sono la forma della mia fragilità
della mia dissonanza del mio disagio
che so attraversare riempiendo la scena
con una risata.
Solco con dignità
il mio palcoscenico
sotto un piazzato di luci
con par gelatinati
rosso blu verde ambra.
Resto in equilibrio
su un alto monociclo
e lancio in aria
clavette luccicanti.
Do vita a suggestive immagini
fantastiche illusioni
un delicato refrain
scandisce nel tempo
purezza e semplicità.
Esprimo la mia verità
con pennellate d’assurdo
in un linguaggio scevro
di inutili accenti e grevi fonemi.
Nello stile di noi commedianti
faccio un inchino
e prima di andarmene vi chiedo un sorriso
per la mia anima secca.